Nonostante infatti un basso livello di stress che migliori le risposte mentali e fisiche dell’individuo, attraverso un miglioramento della performance, l’aumento del grado di stress ed il continuo accumularsi di stimoli stressori porta ad un’eccessiva attivazione fisiologica e quindi ad un disadattamento generale dell’individuo. L’accumularsi di eventi stressori e di pressioni socio-ambientali di tipo sociale, relazionale e psicologico determina infatti nell’individuo che le subisce una serie di reazioni spesso disadattive, sia di natura psicologica ma anche di natura organica, attraverso complesse interazioni tra sistema immunitario, sistema nervoso centrale e stress.

Situazioni psicologicamente intollerabili per l’organismo si possono tradurre in malattia organica, attraverso l’attivazione continuativa di sistema vegetativo, endocrino, immunitario. Diventano dunque fondamentali le strategie con cui fronteggiamo gli stimoli stressori (strategie di coping) che ci permettono di fronteggiare le pressioni ambientali senza subirle come potenziali minacce. 
L'approccio Cognitivo Comportamentale mira dunque alla comprensione di strategie disadattive di gestione dello stress ambientale ed alla loro modifica in strategie adattive funzionali.