Dott. Stefano Brecciaroli - Psicologo, Psicoterapeuta                                                                            P.I. 02470680410                                                               Telefono: 3297927332; mail: studiopsicoterapia@stefanobrecciaroli.info

Dott. Stefano Brecciaroli Psicologo - Psicoterapeuta

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Depressione e trattamento dei Disturbi dell'Umore.

I Disturbi dell'Umore sono una classe di disturbi e sindromi psicopatologiche che compromettono in maniera significativa il livello di benessere dei pazienti, spesso portatori di un importante livello di sofferenza e con l’idea della perdita di speranza. In queste persone in cui è possibile riscontrare un’alterazione patologica persistente e duratura del tono dell’umore e dei normali meccanismi fisiologici di reattività ed oscillazione timica, che normalmente permettono all’individuo di adeguare le proprie reazioni alle condizioni dell’ambiente che lo circonda. 

 

La loro frequenza nella popolazione generale è molto alta rispetto al dato generale di prevalenza di problematiche psicopatologiche nella popolazione generale. Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, (DSM – 5) classifica i disturbi dell’umore in due principali categorie: i disturbi di tipo depressivo ed i disturbi di tipo bipolare. I disturbi rientranti nella prima categoria sono il Disturbo depressivo maggiore o depressione maggiore ed il Disturbo depressivo persistente o distimia, mentre nei disturbi bipolari ricadono il Disturbo bipolare tipo I ed Disturbo bipolare tipo II.

 

Nei pazienti di tipo depresso è possibile riconoscere una serie di comportamenti e stili cognitivi che favoriscono lo sviluppo di circoli viziosi che nel tempo diventano fattori di rinforzo e di mantenimento del l’umore depresso, minando il senso di autoefficacia delle persone e la loro capacità di misurarsi con situazioni piacevoli o anche neutre, e nutrendo così un senso di fallimento che è un ulteriore feed-back negativo sul loro tono dell’umore.

 

La Terapia Cognitivo Comportamentale si focalizza proprio sulla necessità di modificare i principali fattori di mantenimento delle problematiche di tipo depressivo ed hanno come obiettivo sia di tipo cognitivo, attraverso la discussione dei pensieri disfunzionali alla base delle emozioni e dei comportamenti disfunzionali, promuove l’apprendimento di abilità di coping più adattive, necessarie per un’efficace gestione dello stress, che di tipo comportamentale, riducendo gradualmente comportamenti di ritiro e isolamento e migliorando il funzionamento interpersonale e lavorativo.

 

Gli interventi saranno dunque finalizzati a modificare stile cognitivo e comportamenti rispetto a:

 

Ruminazione mentale: continuo e ripetitivo interrogarsi sui propri problemi e difficoltà, con focus sugli eventi passati, con un ruolo di primaria importanza nel mantenimento della depressione, impedendo di guardare al futuro e di sviluppare strategie per affrontare i problemi e le difficoltà.

 

Ritiro sociale: riduzione o evitamento dei contatti sociali, delle normali attività quotidiane e dei compiti. Si basa sull’idea di non essere capaci, che sia troppo complicato o faticoso o che non porterà nessun beneficio. Questa tendenza all’evitamento/isolamento contribuisce a mantenere l’umore depresso perché non permette alla persona di sperimentare brevi stati mentali positivi né di vivere esperienze piacevoli e gratificanti.

 

Autovalutazione negativa: tendenza a denigrarsi e a svalutarsi, sentirsi inadeguato, indegno o sfortunato anche di fronte a piccoli errori o difficoltà che appartengono alla vita di tutti i giorni.

 

Negativismo: tendenza a fare previsioni negative sul mondo e sul futuro, a sminuirsi costantemente e a mantenere l’attenzione solo sugli aspetti che mancano per essere felici o soddisfatti.

 

Spesso con questi pazienti l’intervento integrato di psicoterapia e trattamento farmacologico si è dimostrato maggiormente efficace rispetto all’applicazione di una sola di queste.


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